SVIZZERA/ PREVIDENZA 2020: VOTARE SI TURANDOSI IL NASO! – DI DINO NARDI E MARIANO FRANZIN
- Dettagli
Come ormai noto, il prossimo 24 settembre, il popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi sulla riforma PREVIDENZA 2020 già approvata lo scorso mese di marzo dal parlamento elvetico. Una riforma che interessa non solo i cittadini elvetici bensì tutti coloro – anche stranieri – che risiedono nella Confederazione o che vi hanno lavorato in passato maturando un diritto ad una prestazione pensionistica da parte del sistema previdenziale elvetico.
È importante, quindi, una massiccia partecipazione a questo voto anche da parte delle centinaia di migliaia di doppi cittadini che vivono in questo Paese, italo-svizzeri compresi ovviamente. Su questa riforma sia i contrari (quelli soliti del “ci vuole ben altro!”) che gli indecisi sul voto sono tanti, d’altra parte - nello stesso parlamento – PREVIDENZA 2020 è stata approvata di stretta misura da una maggioranza di centrosinistra.
Tuttavia, da parte nostra, anche se con qualche riserva e turandoci il naso, lanciamo un appello a votare SI poiché il sistema previdenziale altrimenti così com’è oggi rischia, in un prossimo futuro, di incontrare grosse difficoltà finanziarie essenzialmente per due motivi: da un lato, l’aumento notevole della speranza di vita (di oltre dieci anni sia per le donne che per gli uomini dall’introduzione dell’AVS, nel 1948, ad oggi) e, dall’altro, il rapporto sempre più sfavorevole tra lavoratori attivi e pensionati (dal 1948 ad oggi tale rapporto è sceso da sei a tre lavoratori per un pensionato).
Ma vediamo sia pure succintamente quali saranno le novità più importanti che introdurrà questa riforma:
a) L’età di pensionamento delle donne verrà riportata nuovamente (come nel 1948) a 65 anni unificandola a quella degli uomini, sia pure gradualmente.
b) Introduzione del pensionamento flessibile tra 62 e 70 anni per entrambi i sessi, con riduzione o aumento dell’importo della rendita a seconda che si vada prima o dopo in pensione
c) I contributi AVS saranno aumentati dello 0,3% (metà a carico del lavoratore e metà a carico del datore di lavoro). Dal 1.1.2021 l’IVA aumenterà dello 0.3% per finanziare l’AVS. d) Dal 1.1.2019 le rendite AVS dei nuovi pensionati verranno aumentate di 70 franchi mensili e contestualmente verrà aumentato il limite massimo delle rendite per coniugi.
e) Nel Secondo Pilastro l’aliquota di conversione in rendita del capitale di vecchiaia nella previdenza obbligatoria scenderà gradualmente dall’attuale 6,8% al 6% (1.1.2022).
Post scriptum – Il prossimo 24 settembre, oltre che su “Previdenza 2020” si voterà anche sulla modifica costituzionale concernente l’aumento dell’imposta del valore aggiunto (IVA) necessaria per il finanziamento supplementare dell’AVS, per cui i due provvedimenti sono strettamente collegati tra di loro. Ciò significa che anche questo provvedimento sull’IVA deve essere approvato (sia dal popolo che dai Cantoni trattandosi di una modifica della Costituzione) poiché in caso contrario cadrà anche “Previdenza 2020”.