www.mercurival.com

A+ A A-

RENDERE STRUTTURALI I 12 MILIONI DI EURO PER GLI ENTI GESTORI: GARAVINI (PD) INTERROGA ALFANO

“Assumere iniziative a partire dalla presentazione del prossimo disegno di legge di bilancio 2018, per rendere strutturale la spesa storica di 12 milioni per il capitolo 3153, destinata agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana, superando le penalizzazioni che l'attuale sistema obiettivamente comporta per la loro attività e rendendo effettivamente aggiuntive le risorse eventualmente provenienti dalle annuali ripartizioni del fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo”. Questo l’impegno del Governo chiesto dalla deputata Pd Laura Garavini che, insieme ai colleghi eletti all’estero del Pd, ha presentato una interrogazione al Ministro degli esteri Alfano.


Nella premessa, Garavini ricorda che “con la legge 11 dicembre 2016 n. 232 (legge di bilancio 2017), è stato dato un segnale di consapevolezza del valore strategico della promozione della lingua e della cultura italiana all'estero, con l'istituzione di un Fondo quadriennale per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, dotato di 150 milioni di risorse aggiuntive rispetto alle normali disponibilità di bilancio; nello stesso tempo, con il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 64, recante “Disciplina della scuola italiana all'estero”, e a seguito di un intenso percorso di consultazione tra il Governo, il Parlamento e il Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie), si è proceduto anche ad una profonda riorganizzazione della disciplina che presiede al funzionamento del sistema formativo italiano all'estero, che con il tempo si è diversificato e articolato anche in relazione ai molteplici contesti geopolitici nei quali opera”.

“Un settore di crescente importanza – sottolinea la parlamentare – è quello dei corsi di lingua e cultura italiana organizzati dai cosiddetti enti gestori, che raccolgono un'utenza di circa 300.000 mila alunni, sia di origine italiana che stranieri, e hanno realizzato un positivo livello di integrazione nei sistemi scolastici locali; a fronte di una presenza tanto incisiva e riconosciuta negli ordinamenti di molti Paesi di interesse strategico per l'Italia, persiste nei confronti degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana, che pure nel decreto n. 64 del 2017 hanno finalmente trovato un chiaro riconoscimento, una considerazione riduttiva e inadeguata sul piano finanziario, rilevabile nelle poste di bilancio previste al capitolo di riferimento, il 3153 della Tabella 6 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.

“Nonostante la spesa storica si sia attestata negli ultimi anni intorno ai 12 milioni di euro, - ricorda Garavini – le poste iniziali previste nell'ultimo triennio sono state di 9.400.000 euro nel 2016, 5.745.707 euro nel 2017 e di 5.745.707 euro (previsti) nel 2018, successivamente modificate con l'attività emendativa a livello parlamentare e con gli apporti di fine anno derivanti dalle leggi di assestamento di bilancio; per il corrente anno finanziario, dopo una prima reintegrazione promossa a livello parlamentare, per raggiungere il livello dei 12 milioni di euro, si è in attesa della ripartizione della prima tranche del Fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, con la conseguenza che risulterebbero trasformati in fondi ordinari le risorse che nell'intento del Governo dovevano essere aggiuntive”.

“Le conseguenze di ordine pratico di questa impostazione – spiega la deputata – non sono irrilevanti in quanto gli enti non possono programmare le loro attività per il futuro e, potendo usufruire di fatto delle somme disponibili solo a fine anno, sono costretti a ricorrere a onerosi prestiti bancari”.

Ricordato, quindi, che “il Governo, tramite il Sottosegretario agli esteri Vincenzo Amendola, in occasione dell'Assemblea generale del Cgie per il 2017, si è impegnato a “mantenere il livello della spesa storica di 12 milioni fino al 2020”, per cui si tratterebbe di tradurre in forma amministrativa una volontà politica già annunciata”, la deputata chiede ad Alfano “se il Governo non intenda assumere iniziative a partire dalla presentazione del prossimo disegno di legge di bilancio 2018, per rendere strutturale la spesa storica di 12 milioni per il capitolo 3153, destinata agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana, superando le penalizzazioni che l'attuale sistema obiettivamente comporta per la loro attività e rendendo effettivamente aggiuntive le risorse eventualmente provenienti dalle annuali ripartizioni del fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo”.

The Best Bookmaker Betfair Review FBetting cvisit from here.

07521279
Oggi
Ieri
Questo mese
Scorso mese
Totale
1226
1453
16844
14781
7521279

Visitors Counter