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Tacconi (PD): riallocare una parte di tutte le percezioni all’intera rete consolare

“Il Comitato Permanente per gli Italiani nel Mondo della Camera dei Deputati ha ospitato questa mattina, per un audizione, il Ministro Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie”. Lo riferisce l’On. Alessio Tacconi (PD), deputato eletto nella Circoscrizione Estero/Europa.


“E’ stato un proficuo scambio di informazioni sulle priorità che il nuovo Direttore Generale si è prefisso assumendo l’importante incarico alla Farnesina – prosegue il Deputato.   Vignali ci ha indicato i principali temi sui quali si concentrerà la sua azione, tra cui il potenziamento dei servizi consolari e la loro progressiva digitalizzazione, il finanziamento strutturale dei corsi di lingua e cultura (sebbene il tema non rientri più tra le competenze della sua Direzione Generale), la valorizzazione della rete dei patronati all’estero, la necessità di dotare di adeguate risorse gli organismi di rappresentanza (Comites e CGIE); su questi argomenti ha auspicato una rinnovata sinergia tra Governo, Parlamento e Amministrazione per trovare utili convergenze”.

“Accennando alla drammatica situazione che si è creata in Venezuela e i disagi che anche la nostra collettività lì residente è costretta ad affrontare, il D.G. ritiene che debbano essere messe in campo interventi e risorse sia per il rafforzamento delle nostre strutture che operano nel Paese, sia per introdurre ulteriori misure di sicurezza e incrementare le risorse  per rendere più veloce ed efficace l’erogazione dei servizi quali, per esempio, il rilascio dei passaporti”.

“Preoccupazione egli ha espresso su alcuni segnali che ci arrivano dal tavolo dei negoziati sulla Brexit, di cui ancora non è possibile nemmeno intravvedere l’esito finale. Il pesante risarcimento che il Regno Unito sarebbe chiamato a versare nelle casse dell’Unione potrebbe infatti far saltare ogni possibilità di compromesso. Priorità del Governo e dei negoziatori di Bruxelles, egli conferma, sarà quella di tutelare, su una base di reciprocità, i diritti dei cittadini europei, tra cui oltre 600.000 Italiani, che vivono nel Regno Unito e di quelli britannici che vivono nei Paesi dell’Unione Europea. Come parlamentari eletti all’estero riteniamo la questione di primaria importanza e, mentre monitoriamo da vicino l’evolversi del negoziato e le implicazioni pratiche nella vita dei nostri concittadini, anche attraverso numerose visite alle nostre comunità, abbiamo presentato diversi atti parlamentari per tenere alta su di essa l’attenzione del Governo e delle Istituzioni europee”.

“I nuovi flussi migratori, l’altro tema che il Ministro Vignali ha voluto trattare nella sua relazione, pongono al Governo e al Parlamento una nuova sfida con la quale è necessario confrontarsi perché il fenomeno ha assunto proporzioni di prima grandezza, nell’ordine di circa un milione di nuovi iscritti all’anagrafe consolare negli ultimi 5 anni. Sono concittadini che, oltre ai servizi richiesti dall’emigrazione tradizionale, richiedono che le istituzioni siano in grado di offrire vicinanza, sostegno all’integrazione nei paesi di ricevimento, corsi di lingua, assistenza legale, servizi in modalità digitale ecc.. Sebbene la rete consolare stia rispondendo positivamente a questa nuova sfida, non si può nascondere che le risorse sono sempre al di sotto delle reali necessità. Proprio per questo è necessario che il Parlamento tenga alta l’attenzione del Governo affinché le leggi di bilancio mettano strutturalmente in sicurezza le risorse destinate agli Italiani all’estero”.

“Rifacendomi proprio a questo appello - continua l’On. Tacconi – ho voluto sottolineare, da una parte, la necessità che la rete consolare sia messa in grado di operare in maniera più reattiva, flessibile e dinamica rispetto alle esigenze di una realtà sempre più in rapida evoluzione, dall’altra, anche per favorire il raggiungimento di questo obiettivo, ho proposto che una parte di tutte le percezioni che i Consolati riscuotono per i servizi resi, e non solo quelle relative alla tassa sulle pratiche di cittadinanza, venga riversata al bilancio del MAECI per essere riallocata all’intera rete consolare. Nei prossimi giorni presenterò al riguardo un apposito atto parlamentare ed insieme ai miei colleghi eletti all’estero mi impegnerò perché questa proposta sia recepita nella prossima legge di bilancio”.

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