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CASA LUCERNA: VENDITA SOSPESA FINO A MARZO 2018/ AMENDOLA RISPONDE A TACCONI (PD)

Visto l’avvio della raccolta fondi per l’acquisto, da parte della comunità italiana, della Casa d’Italia di Lucerna, la procedura di vendita dello stabile da parte della Farnesina è sospesa fino al 31 marzo 2018. A riferirlo è stato il sottosegretario agli esteri Vincenzo Amendola, che ieri, in Commissione esteri, ha risposto alla interrogazione del deputato Pd Alessio Tacconi.


Ricordato che “razionalizzare le proprietà immobiliari dello Stato all'estero è una delle priorità che la legge ha assegnato alla Farnesina” e citate tutte le dismissioni immobiliari che il Maeci dovrà operare per conseguire “proventi per 26 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018, mentre per il 2019 è stato inserito un target di 16 milioni di euro”, Amendola ha ricordato che la Casa d'Italia a Lucerna, “a seguito dello scadere della concessione stipulata con la “Fondazione Casa d'Italia” e al fine di definire le possibili soluzioni per il suo utilizzo, lo scorso 27 gennaio è tornata nella disponibilità del Consolato Generale a Zurigo. Nel marzo del 2017, nel corso di una riunione in Ambasciata, i rappresentanti della Collettività lucernese avanzarono alcune proposte in merito al futuro della Casa d'Italia facendo emergere, in particolare, due ipotesi”. La prima ipotesi “prevedeva il rinnovo della concessione legata ad un progetto di rilancio finanziario sostenibile; la seconda ipotesi contemplava l'acquisto dell'immobile da parte della collettività mediante la costituzione di una fondazione espressamente istituita a tale scopo”.

“Dopo un lungo e approfondito dibattito interno, - ha ricordato Amendola – nel giugno del 2017 i rappresentanti della collettività di Lucerna resero noto di propendere per la seconda ipotesi mediante costituzione di una cooperativa che avesse lo scopo di acquistare e ristrutturare l'immobile attraverso la vendita di quote di partecipazione. A tale fine, i rappresentanti della collettività hanno chiesto un periodo di tempo congruo raccolta dei fondi e di non dare avvio alla procedura di vendita prima del 31 marzo 2018.

Parallelamente, hanno avanzato la richiesta di una nuova stima del valore dell'edificio”.

La Farnesina, ha concluso il sottosegretario, “nei limiti consentiti dalla legge, che impone lo svolgimento di determinate procedure, terrà in conto le esigenze manifestate dai rappresentanti della comunità italiana a Lucerna”.

Nella replica, Tacconi si è detto “soddisfatto per la risposta del Governo”, apprezzando “la disponibilità dell'Esecutivo a non procedere alla vendita dell'immobile denominato Casa d'Italia a Lucerna, nonostante gli stringenti vincoli di bilancio”. Bene, per Tacconi, anche “la concessione di un tempo congruo affinché la collettività italiana di Lucerna possa procedere all'acquisto. Credo che in questo modo l'azione del Governo abbia permesso di soddisfare sia gli obblighi imposti dalla legge sia i desideri della comunità locale rispetto ad un immobile di notevole valore non solo storico ma anche affettivo”.

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