NARDI (UIM): POLIZZE VITA DORMIENTI TRA GLI ITALIANI ALL’ESTERO?
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Nell’ambito della consulenza che la UIM sta fornendo ai propri iscritti per consentir loro di mettersi in regola con il fisco elvetico è emerso che tra i beni mobili posseduti in Italia, che queste persone autodenunciano, vi sono spesso anche delle polizze sulla vita”. A darne notizia è Dino Nardi, coordinatore della Uim in Europa.
Le polizze vita, spiega Nardi, sono “forme di investimento prive di rischio che in Italia, in molti casi, vengono suggerite ai risparmiatori da parte del sistema bancario italiano. Polizze vita i cui beneficiari risultano essere gli stessi risparmiatori oppure il coniuge o i figli, come pure tutti loro a seconda dei casi”.
“Leggendo un articolo di “Altroconsumo” ci é sorto un dubbio e cioè se tra questi quattro milioni di polizze vita dormienti non ve ne siano anche molte i cui beneficiari sono emigrati o figli di emigrati italiani residenti in Svizzera o in altri Paesi ed all’oscuro che il loro genitore avesse stipulato una polizza a loro favore. Soprattutto – osserva Nardi – nei casi in cui i rapporti con i genitori, essendo sempre vissuti in Italia sino al decesso, si fossero allentati con il tempo a causa della lontananza lasciandoli all’oscuro dei loro affari finanziari. Per quanti volessero saperne di più – conclude Nardi – si consiglia di prendere contatto con la UIM di Zurigo (043 3222022)”.
L’articolo di Altroconsumo segnalato da Nardi.
“Ci sono ben 4 milioni di polizze che rischiano di diventare dormienti perché gli eredi non sanno di esserne i beneficiari. Per scoprire se puoi riscuoterle, o meno, puoi percorrere due strade.
L’accordo tra IVASS (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) e l’Agenzia delle Entrate ha portato alla verifica di quasi 7 milioni di codici fiscali, ma è solo il primo passo: serve una modifica della legge. Sono migliaia i risparmiatori che non hanno potuto riscuotere le polizze (stipulate magari anche dai loro genitori) perché trascorsi più di due anni dalla morte dell'assicurato. Perché così ha decretato una legge del 2008 poi modificata con i termini di prescrizione allungati a 10 anni. Dopo aver avviato un’indagine che ha fatto emergere ben 4 milioni di polizze per le quali le compagnie non sanno se l’assicurato è vivo o deceduto, Ivass suggerisce agli eredi due possibilità per verificare se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita.
Quello che gli eredi non sanno – La legge dice che dopo 10 anni dall’evento che dà diritto al pagamento del capitale (ad esempio la morte dell’assicurato) la polizza si prescrive, diventa dormiente e quindi viene devoluta al Fondo dormienti gestito da Consap. Il problema è che molto spesso gli eredi non sono a conoscenza dell’esistenza di una polizza vita stipulata da un loro caro morto e la compagnia assicurativa non è grado di avvertirli perché non è a conoscenza della loro residenza.
Sei beneficiario di una polizza e non lo sai - Per scoprire se sei beneficiario di una polizza dormiente, hai due opzioni:
* puoi rivolgerti al Servizio ricerca coperture assicurative vita dell’Ania. La richiesta può essere fatta solo da chi è beneficiario della polizza;
* oppure puoi rivolgerti al broker, banca o compagnia assicurativa di cui il familiare era cliente chiedendo informazioni sulla esistenza di polizze”.