2.a LETTERA APERTA A MIN. LUIGI DI MAIO DI MARCO TOMMANISI
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Caro Min. Luigi Di Maio,
a nome del Comitato che raggruppa i pensionati italiani rimasti raggirati dal patronato INCA/CGIL in Svizzera e di cui sono il presidente ringrazio per il riscontro che abbiamo ricevuto alla nostra 1° lettera aperta del 19 novembre 2018. Ci comunichi che la vicenda della truffa del Patronato è oggetto di indagine da parte della Gendarmeria svizzera nonché della Procura della Repubblica di Roma e che vuoi per questo attenderne i riscontri prima di intervenire per una soluzione del caso.
Mi è d'obbligo evidenziare che queste Tue informazioni non sono esatte. Ti esortiamo di correggerle. Le indagini da parte della Gendarmeria svizzera sono concluse da anni. Il responsabile del Patronato INCA - CGIL è dietro le sbarre e l'INCA/CGIL per eludere il risarcimento non ha saputo fare di meglio che provvedere a chiudere le sue sedi in Svizzera. La stampa e la televisione l’hanno riportato ampiamente. L’indagine del Senato sui patronati all’ estero e l’interrogazione parlamentare pentastellare presentata proprio sul nostro caso l’hanno evidenziato.
Alla Procura di Roma infine non c'è nessuna indagine in corso relativa al nostro caso. Se vedi necessità posso in ogni caso rimandarti la documentazione per avallare il suddetto. Questa volta pero fa in modo che chi Ti riferisce si prenda il tempo di leggerla. Ribadisco in ogni caso la disposizione di illustrarti di persona il caso.
Per riassumere la situazione la Tua attesa per intervenire solo dopo la conclusione delle suddette inesistenti indagini è pertanto inutile e non serve ad altro che ad esasperare e far perdere tempo a persone anziane che da troppo tempo ormai aspettano giustizia. Ribadiamo la nostra richiesta di mantenere le promesse e non volerci scaricare con scusanti campate in aria dopo tutto questo tempo che ci hai fatto attendere per la Tua risposta.
Un cordiale saluto