IL SINDACO DI ZURIGO RIVENDICA IL DIRITTO DI VOTO PER GLI STRANIERI: IL PLAUSO DELLA FCLIS
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Corine Mauch, sindaco di Zurigo, ha lanciato una nuova idea per rafforzare la partecipazione politica dei migranti. “Vivono nel cantone, lavorano e pagano le tasse eppure tante cittadine e tanti cittadini non possono votare. Il gruppo più consistente della popolazione, le persone comprese tra i 30 e i 39 anni che equivale a 45000 potenziali votanti, non ha il diritto di voto”. Per questo, Mauch, assieme ai suoi colleghi dell’esecutivo cittadino, intende presentare una cosiddetta “iniziativa delle autorità” presso il cantone di Zurigo.
Nel dare notizia dell’iniziativa del sindaco, la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera spiega che si tratta della prima volta che il governo cittadino ricorre a questo tipo di intervento.
Nel parlamento cantonale, spiega ancora la Fclis, per ottenere una proposta di modifica della costituzione, in una prima fase, Mauch ha bisogno di 60 voti su 180. Non sarà difficile ottenerli, mentre sarà più difficile ottenere i voti quando il parlamento cantonale dovrà decidere se il sovrano sarà chiamato a decidere se concedere il voto agli stranieri.
Il diritto di voto per gli stranieri esiste già in otto cantoni e 600 comuni in Svizzera. A Zurigo nel 2013 la popolazione ha respinto un’iniziativa simile. La proposta prevedeva il diritto di voto per gli stranieri dopo dieci anni di residenza in Svizzera, ma dopo dieci anni le persone possono richiedere il passaporto rossocrociato. “Per questo motivo la proposta fallì”, secondo Mauch che nella sua proposta chiede che il diritto di voto agli stranieri venga concesso dopo due anni di residenza in Svizzera.
Una proposta accolta con favore dalla Fclis, pronta a seguirne tutti gli sviluppi.