ENTI GESTORI IN SVIZZERA: RIUNIONE A BERNA, NESTI CONFERMATO COORDINATORE
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Il Coordinamento enti gestori in Svizzera si è riunito sabato scorso 9 maggio alla Casa d’Italia a Berna per discutere sulla proposta presentata dalla Farnesina sui docenti all’estero, che saranno di ruolo dal prossimo anno scolastico. In una nota, Roger Nesti, confermato coordinatore degli enti gestori per il prossimo biennio, spiega che nella riunione “si è preso atto della proposta di determinazione del contingente del personale scolastico di ruolo relativo all’anno scolastico 2015/2016 presentata dal MAECI che, in base alla legge sulla spendingreview, prevede la soppressione di 29 cattedre di ruolo in Svizzera (Basilea -7, Berna -4, Ginevra -4, Zurigo -14)”.
Il Coordinamento, aggiunge Nesti, “ha constatato che i contributi ordinari del MAECI agli enti gestori per l’anno 2015 sono stati aumentati del 13%. Per far fronte al consistente numero di cattedre soppresse il MAECI ha inoltre preventivamente concesso contributi straordinari agli enti”. Il Coordinamento enti gestori “apprezza lo sforzo di pianificazione e coordinamento del MAECI che permette agli operatori del settore di avviare la programmazione del nuovo anno scolastico con meno incertezze”. Allo stessto tempo, si segnala “che le misure preventive adottate dal MAECI potrebbero non essere sufficienti a garantire la continuità di tutti i corsi di lingua e cultura italiana” perché “l’aumento del contributo ordinario concesso agli enti gestori è interamente vanificato dall’attuale debolezza dell’EURO. In valuta locale gli enti avranno a disposizione una somma inferiore all’anno precedente, pur gestendo già da settembre 2014 oltre 40 corsi supplementari”.
E, in secondo luogo, perché “non in tutte le circoscrizioni, i contributi integrativi concessi per coprire i corsi scoperti di personale di ruolo risulteranno sufficienti a coprire l’aggravio di spese.In ogni caso, i contributi integrativi concessi garantiscono la copertura delle spese unicamente sino al 31 dicembre 2015”.
Nonostante queste criticità, assicura Nesti, “come negli anni passati, gli enti gestori non si sottrarranno alla loro responsabilità e si faranno carico di rilevare a partire dal nuovo anno scolastico oltre 250 corsi. Per garantire la continuità di tutti i corsi di lingua e cultura oltre il 31 dicembre 2015 è tuttavia necessario prevedere un finanziamento adeguato al nuovo numero dei corsi del Capitolo 3153 nella legge di stabilità 2016. Solo così si garantisce che gli investimenti fatti nel 2015 sui corsi gestiti dagli enti non saranno sprecati”.