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POTENZIARE LE MISSIONI DEI FUNZIONARI ITINERANTI: TACCONI (PD) INTERROGA GENTILONI

“Per corrispondere con efficacia ai diritti e ai bisogni dei nostri connazionali all’estero è necessario potenziare le “presenze consolari” nelle città recentemente private di una rappresentanza consolare e istituire nuovi consolati onorari ampliandone contestualmente le funzioni”. È quanto afferma Alessio Tacconi, deputato del Pd eletto all’estero, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione al Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni, insieme ai suoi colleghi del Pd, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Francesca La Marca e Fabio Porta.


Il deputato prende lo spunto da un servizio del tabloid inglese “The Telegraph” del 25 maggio 2015 che riporta i dati diffusi dall’Ufficio per l’Immigrazione Britannico secondo il quale nel corso del 2014 e i primi mesi del 2015 sarebbero state oltre 641.000 le persone che si sono recate oltre Manica per cercare fortuna, molte provenienti dai paesi europei, di cui ben 16.000 dall’Italia, che si piazza così all’ottavo posto in questa speciale classifica per paese di provenienza.

“Gli stessi dati ISTAT – sottolinea Tacconi - riportano una differenza, al netto delle cancellazioni, di 13.922 nuove iscrizioni AIRE al 1° gennaio 2014 rispetto al 1°gennaio 2013, cifre, quindi, in linea con quelle diffuse dagli Uffici Britannici”.

“Tutto ciò avviene proprio a ridosso del “riorientamento” della rete consolare che ha portato recentemente alla soppressione di molte sedi consolari, come – per restare in Gran Bretagna- il Consolato di Bedford nel giugno del 2008 e lo Sportello Consolare di Manchester a luglio del 2014, chiusure che, contrariamente a quanto dispone la vigente normativa, hanno privato di ogni servizio vasti bacini di utenza, senza peraltro incidere significativamente sull’obiettivo primario di revisione e contenimento della spesa. Le iniziative fin qui adottate, come ad esempio le presenze consolari da parte di addetti delle “sedi riceventi”, non sempre sono state all’altezza delle aspettative degli utenti sia per la sporadicità delle missioni itineranti, sia per la numerosa affluenza di pubblico, sia, forse, per le limitazioni dei compiti assegnati ai suddetti funzionari”.

Sono stati anche aperti alcuni uffici consolari onorari – annota Tacconi, sottolineando, però, che “i decreti istitutivi ne fanno troppo spesso dei semplici passacarte per la ricezione e la trasmissione di pratiche agli Uffici Consolari di prima categoria (consoli di carriera). I connazionali chiedono a gran voce – significativa a tale proposito la mozione presentata il 26 maggio in seno al Comites di Londra – che ai consoli onorari possano essere concesse tutte le funzioni relative alle autenticazioni di firma, di vidimazione, certificazioni, ecc. Del resto la vigente normativa, a cominciare dalla Convenzione di Vienna fino ad arrivare alle istruzioni operative emanate dal competente Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale già prevede queste funzioni in capo ai consoli onorari, salvo poi limitarle con appositi decreti”.

Secondo il deputato, “il potenziamento dei consolati onorari, da molti auspicato, potrà almeno in parte sopperire alle inevitabili contrazioni dei servizi all’utenza conseguenti alla soppressione di sedi consolari di prima categoria”. Per questo, conclude, nell’interrogazione “chiediamo al Ministro quali siano state le criticità rilevate in questa fase di attuazione del “servizio consolare itinerante” e quali le iniziative per porvi rimedio e potenziarne l’efficacia e, parallelamente, allargare l’ambito delle funzioni dei consoli onorari per corrispondere alle aspettative dei nostri connazionali all’estero”.

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