Istituire seggi in Svizzera e Regno Unito per consentire ai 700mila connazionali lì residenti di partecipare alle prossime elezioni europee. A chiederlo è Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, che ha presentato in merito una interrogazione ai Ministri degli affari esteri e dell'interno, Tajani e Piantedosi.

Nella premessa, Ricciardi ricorda che “le elezioni europee del 2024 avranno luogo nei 27 Stati membri dell'Unione europea tra il 6 e il 9 giugno 2024 come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea: esse rappresenteranno la decima tornata elettorale per il Parlamento europeo, tenendosi ininterrottamente dal 1979; la legge n. 459 del 2001 sull'esercizio del diritto di voto all'estero non si applica alle elezioni europee, che sono regolate dalla legge n. 18 del 1979, e successive modificazioni. Alle elezioni europee non si applica, pertanto, il sistema del voto per corrispondenza”.

“A causa dell'esito del referendum del 2016 sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea, conclusosi con un voto favorevole all'uscita dall'Unione europea, il Paese non partecipa alle elezioni del Parlamento europeo”, annota il deputato. “Si stima attualmente che siano più di 400 mila i connazionali che vivono nel Regno Unito. Se a questi si aggiungono i circa 300 mila italiani in Svizzera, sono più di 700 mila gli aventi diritto al voto italiani che risiedono nello spazio geografico europeo che non potranno votare il prossimo anno a meno di non intraprendere uno “scoraggiante” – in termini di propensione alla partecipazione al voto – viaggio nella Penisola per esercitare questa importantissima prerogativa”.

Posto che “nel Regno Unito sono presenti tre consolati italiani, ovvero il consolato generale di Londra, Manchester ed Edimburgo e nella Confederazione Elvetica sono presenti quattro Uffici consolari rispettivamente nelle città di Basilea, Ginevra, Lugano e Zurigo”, Ricciardi chiede ai due Ministri “se non intendano adottare iniziative per prevedere forme transitorie di allestimento dei seggi elettorali nei citati Paesi presso i consolati italiani, e ove possibile presso i consolati onorari, per permettere e favorire la partecipazione al voto degli italiani residenti in Gran Bretagna e nella Confederazione Elvetica”.