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NESTI (FOPRAS): IN SVIZZERA AVVIO REGOLARE DEI CORSI DI ITALIANO GRAZIE AGLI ENTI GESTORI

“Il coordinamento enti gestori in Svizzera rileva con soddisfazione che l’anno scolastico 2015/2016 è stato avviato con regolarità in tutte le circoscrizioni. Come in passato, gli enti gestori anche quest’anno non si sono sottratti alle loro responsabilità e si sono fatti carico di rilevare oltre 220 corsi rimasti scoperti a seguito della soppressione di 29 cattedre di ruolo a partire da settembre 2015. Per garantire la continuità di tutti i corsi sono stati assunti 30 docenti”. È quanto sottolinea oggi Roger Nesti, coordinatore degli enti gestori, e neo eletto al Cgie per la Svizzera, spiegando in una nota che “il numero dei corsi gestiti dagli enti risulta di conseguenza in forte aumento rispetto ai 383 dell’anno scolastico precedente: oltre 600 corsi con 6700 alunni”.


“Grazie all’ottimo lavoro di coordinamento e pianificazione svolto dagli uffici scolastici e al rinnovato spirito di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, - conferma Nesti – l’anno scolastico è stato avviato senza particolari disagi per l’utenza. L’operazione è stata facilitata dalle opportune misure preventive del MAECI che già in primavera aveva assegnato agli enti gestori dei contributi integrativi che garantiscono la copertura delle spese aggiuntive sino al 31 dicembre 2015”. Il Coordinamento, aggiunge, “auspica che nelle prossime settimane il MAECI provveda all’erogazione dei contributi già assegnati per garantire la regolare e puntuale retribuzione del corpo docente”.

“Per garantire la continuità di tutti i corsi di lingua e cultura oltre il 31 dicembre 2015 – annota Nesti – è tuttavia necessario prevedere nella legge di stabilità 2016un finanziamento adeguato al nuovo numero dei corsi. Solo così si garantisce che gli investimenti fatti nel 2015 sui corsi gestiti dagli enti non siano sprecati. È assurdo supporre che il MAECI intenda finanziare i corsi lasciati scoperti dai docenti ministeriali soltanto per il periodo settembre-dicembre 2015, per sospenderne il finanziamento solo tre mesi dopo la loro attivazione”.

“Siamo pertanto fiduciosi – conclude Nesti – che il Governo, l’amministrazione del MAECI e i gruppi parlamentari sapranno individuare le risorse necessarie a finanziare questo importante settore della promozione linguistica e culturale italiana all’estero”.

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