Accordo Italia-Svizzera sullo scambio di informazioni bancarie
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“E’ approdato in Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati il disegno di legge di ratifica del Protocollo siglato a Milano il 23 febbraio 2015 fra l’Italia e la Svizzera in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio”. Lo comunica l’On. Alessio Tacconi (PD) eletto nella Circoscrizione Estero – Europa, che ha fatto da relatore al provvedimento.
“Nella mia relazione ai Colleghi della Commissione ho voluto soprattutto sottolineare come il Protocollo in questione amplia la base giuridica per una più stretta collaborazione fra le amministrazioni finanziarie dei due Paesi, consentendo loro di scambiare informazioni anche per l’applicazione del diritto interno di ciascuno Stato in relazione ad imposte di qualsiasi natura.
La firma del Protocollo che il Parlamento è chiamato a ratificare rappresenta un importante strumento di lotta all’evasione e all’elusione fiscale che il Governo sta perseguendo con sempre maggiore fermezza.
La nostra Agenzia delle Entrate avrà d’ora in poi la possibilità di accedere ad informazioni sui conti detenuti in Svizzera dai contribuenti italiani. In definitiva viene superato il principio del segreto bancario che ha fatto la fortuna di molti cosiddetti paradisi fiscali.
Quale conseguenza immediata il Protocollo incoraggerà la “collaborazione volontaria” o voluntary disclosure per l’emersione e la regolarizzazione dei capitali detenuti illegalmente all’estero (introdotta dalla legge 186 del 2014), i cui termini sono stati recentemente prorogati al 30 novembre prossimo. In buona sostanza la cooperazione fra Italia e Svizzera per lo scambio di informazioni incoraggerà a collaborare volontariamente, con tutte le agevolazioni previste dalla legge per i casi di “ravvedimento operoso” prima che intervengano accertamenti ormai inevitabili.
Se per la Svizzera l’innegabile vantaggio dell’intesa è la cancellazione dalla “black list” e l’eliminazione delle conseguenti restrizioni, per l’Italia essa rappresenta un recupero del gettito fiscale che al momento forse non è semplice quantificare, ma sarà certamente cospicuo se è vero che, secondo alcune stime, i capitali illegalmente detenuti in Svizzera da contribuenti italiani sono nell’ordine di 130-150 miliardi di Euro.
Ho concluso auspicando una rapida conclusione dell’iter di approvazione dello strumento di ratifica in quanto il Protocollo in esame segna una svolta storica nei già ottimi rapporti di collaborazione fra i nostri due Paesi e un’importante tappa verso una più efficace trasparenza delle transazioni finanziarie, nel solco di modelli condivisi in ambito internazionale”.
On. Alessio Tacconi (PD)