NESTI (ENTI GESTORI SVIZZERA): GARANTIRE RISORSE ADEGUATE PER I CORSI DI LINGUA
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“Il coordinamento enti gestori in Svizzera prende atto delle dichiarazioni del sottosegretario Toccafondi (Miur) che nella giornata di aggiornamento sullo stato della diffusione e dell’insegnamento dell’italiano nel mondo del 20 ottobre a Firenze ha dichiarato che “l’attuale governo crede e investe nella scuola e nell’educazione, dunque nella lingua”. Ciò non vale purtroppo per la promozione linguistica e culturale nel mondo e la scuola italiana all’estero”. Così in una nota di Roger Nesti, coordinatore degli enti gestori in Svizzera.
“Dopo la riduzione quest’estate di 148 unità del contingente di ruolo, - continua Nesti – si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni che la Legge di stabilità 2016 preveda un consistente taglio nella misura di quasi il 30% ai contributi degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana. È del tutto evidente che un tale taglio produrrà un implosione del sistema corsi che nei maggiori paesi di emigrazione italiana in Europa, come ad esempio la Svizzera, rappresenta il volano della promozione linguistica e culturale italiana”.
Gli enti gestori, ricorda, “con l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 hanno assunto l’onere di rilevare oltre 500 corsi (in Svizzera i corsi rilevati sono oltre 220, permettendo a 2500 alunni di continuare lo studio dell’italiano) rimasti scoperti a seguito della soppressione delle cattedre ministeriali. Questa operazione è stata resa possibile anche grazie alla preventiva assegnazione di contributi ministeriali integrativi, per un ammontare complessivo di un milione di EURO. Perché – si chiede Nesti – investire una somma talmente alta per mettere gli enti in condizione di rilevare i corsi, se poi si intende azzerare di fatto il contributo soli 3 mesi dopo l’attivazione dei corsi aggiuntivi? Il documento finale degli Stati generali della lingua 2014 indicava tra i vari obiettivi anche “la necessità di definire risorse certe”. Da questo punto di vista le prime notizie sulla legge di stabilità 2016 rappresentano un pesantissimo passo indietro. Per gli italiani all’estero questa legge di stabilità è decisamente una legge con il segno MENO”.
Il coordinamento enti gestori in Svizzera, quindi, “invita il Governo e le forze politiche a ripristinare e aumentare il capitolo di spesa 3153 e a garantire un finanziamento adeguato al nuovo e aumentato numero dei corsi di lingua e cultura gestiti dagli enti”.
Inoltre, “con urgenza il coordinamento chiede al MAECI di procedere all’erogazione dei contributi integrativi già assegnati. Gli enti gestori dal 1° settembre 2015 hanno rilevato centinaia di corsi aggiuntivi senza provocare disagi all’utenza, hanno garantito la continuità dell’insegnamento e stanno regolarmente retribuendo i docenti assunti. Ulteriori ritardi nell’erogazione dei contributi integrativi o addirittura una riduzione dei contributi già assegnati – conclude Nesti – rischiano di compromettere seriamente la continuazione dell’insegnamento e di produrre gravi disavanzi di cassa”.