INIZIATIVA PER L’ATTUAZIONE/ DE LUCA (LUCERNA): VOTIAMO SÌ
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Rocco De Luca è stato Presidente del Circolo ACLI di Lucerna e membro del Comites della stessa città e al voto sull’iniziativa “per l’attuazione”, il 28 febbraio in Svizzera, voterà sì. A sostenerlo è lui stesso in una lettera alla nostra redazione in cui si scaglia contro il “buonismo” del Pd svizzero in generale e di Dino Nardi in particolare, che invita i doppi cittadini a votare “no”.
Secondo De Luca, votare “no” significa “rinnegare e sputare nel piatto dove” chi è contrario all’attuazione ha “mangiato per oltre 50 anni. Non vi onora il pensiero espresso sulla Svizzera, la vostra è pura ideologia di un "comunismo" che ha fallito in tutti i posti del mondo. Non si danno giudizi sulla sovranità popolare svizzera se non si partecipa ai doveri come cittadino. Voi volete solo i diritti, però in una sana democrazia prima vengono i doveri e poi i diritti.
Voi continuate, come in passato, a chiedere solo la seconda parte e ciò è profondamente sbagliato, ma per fortuna otterrete, secondo il mio modesto parere, solo il contrario. Sono convinto che la maggior parte degli italiani con doppia cittadinanza non è sulla vostra stessa lunghezza d’onda”.
Secondo De Luca, poi, la bassa affluenza alle elezioni dei Comites significa che “oltre il 97% dei cittadini residenti in loco se la cavano benissimo anche senza di voi, per cui finitela una buona volta di comportarvi in maniera subdola”.
Quello del Pd svizzero, per De Luca, è “falso allarmismo”. In fondo, argomenta, “se vincessero i “sì” verrebbe espulso solo chi si è reso colpevole di gravi reati”. Per questo, il connazionale invita la collettività italiana “a non farsi influenzare da false idee messe in circolazione da queste inattendibili persone di sinistra, dove bolle di tutto e niente di sano”.
E ancora: “è da miopi suggerire di votare “no” al Referundum del prossimo 28 febbraio. Se vogliamo che la Svizzera non diventi come la nostra Italia, dove non si è più sicuri né in casa propria né sulla strada o in qualsiasi altro luogo, in quanto si vive nella paura totale, non ci resta che votare “sì”. Il buonismo della sinistra italiana ha permesso alla criminalità di farla da padrone e attualmente si sta preoccuppando solo degli immigrati, lasciando molte famiglie italiane al loro tragico destino.
Io vorrei che i miei figli e i miei nipoti continuassero a vivere in Svizzera senza paure e liberi di poter tranquillamente uscire la sera e perciò invito di nuovo a votare per il “sì” al Referendum. Chi commette gravi crimini non ha il diritto di vivere in questo paese e dobbiamo pertanto salvaguardarlo da chi vuole farlo diventare terra di nessuno, come in alcuni quartieri di città italiane, per poter continuare a delinquere tranquillamente. Dunque, - conclude – votiamo “sì” per noi, i nostri figli e i nostri nipoti, cioè per una Svizzera senza criminali in circolazione”.
Rocco De Luca