Iniziativa del 28 febbraio "Per l'attuazione dell'espulsione degli stranieri"
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Con un risultato netto le elettrici e gli elettori svizzeri hanno bocciato l’iniziativa xenofoba “Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri”. È stata così sconfitta l’ennesima campagna della destra nazionalista, volta a criminalizzare migliaia di cittadini stranieri, molti dei quali, pur senza il passaporto svizzero, sono nati e cresciuti in questo paese. Un’iniziativa che al tempo stesso costituiva una grave minaccia ad alcuni fondamenti dello stato di diritto e all’autonomia del sistema giudiziario elvetico.
Il NO espresso dall’elettorato è un segnale molto importante per quanti continuano a credere nella prospettiva di una Svizzera liberale aperta e solidale. E il risultato dell’iniziativa referendaria svizzera è un’indicazione positiva importante per tutti i paesi europei in cui le destre agitano i temi della sicurezza e dell’ordine in chiave xenofoba e razzista.
La campagna del fronte anti-xenofobo è stata questa volta forte e corale. Grazie ad un impegno finalmente capillare, che ha potuto avvalersi di risorse adeguate e della partecipazione di personalità e gruppi progressisti e liberali della società elvetica, è stato possibile mobilitare quella parte di società che rivendica politiche aperte, garantiste ed attente a non criminalizzare la massiccia presenza dei cittadini immigrati.
L’impegno di tutti, comprese le rappresentanze della comunità italiana, a partire da questo risultato, deve essere volto a dare continuità e maggiore forza al movimento per una Svizzera liberale e progressista, anche per riaprire la questione della libera circolazione e per affermare una politica dei diritti e di integrazione.
Sinistra Ecologia Libertà - Sinistra Italiana in Svizzera