IMU/TASI/TARI: ATTENTI AI COMUNI FAMELICI
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Ancora nelle recenti conferenze - organizzate in Svizzera dall’associazionismo italiano - alle quali veniamo invitati come UIM o ITAL UIL a fornire informazioni sulla fiscalità della casa in Italia, molti emigrati denunciano che il loro Comune in Italia, nel 2015, si è rifiutato di esentare la loro abitazione dal pagamento dell’IMU (Imposta municipale unica) e di applicare lo sconto di 2/3 sulla TASI (Tassa sui servizi indivisibili, ovvero per tutti quei servizi comunali che non possono essere offerti a domanda individuale come, per esempio, l’illuminazione pubblica, i parcheggi, la manutenzione delle strade, ecc) e la TARI (Tassa sui rifiuti). Analoghe denunce, cioè, a quelle che pervengono molto di frequente anche ai circoli UIM ed alle stesse sedi del patronato ITAL UIL.
Ovviamente era facile pensare che qualche comune italiano – con i conti in rosso e pur di far cassa – opponesse resistenza nei confronti dei propri emigrati iscritti all’AIRE nell’applicare questi benefici fiscali sulle loro abitazioni, tuttavia non potevamo immaginare che il fenomeno avesse assunto queste dimensioni!
Pertanto - considerato che molti pensionati italiani approfittano dell’arrivo delle festività pasquali e dei lunghi ponti festivi primaverili per trascorrere un po’ di tempo a casa nei loro luoghi di origine ed anche per regolarizzare queste pendenze, avvicinandosi la tradizionale scadenza (metà giugno) per il primo pagamento di queste tasse - riteniamo opportuno ricordare qui di seguito quali siano i benefici fiscali sulla casa dei quali si possono avvalere nel 2016 tutti i pensionati italiani iscritti all’AIRE con l’esclusione di coloro che possiedono l’abitazione nelle Province Autonome di Bolzano e di Trento ove vigono norme comunali locali.
La normativa in questione – fortemente voluta dai parlamentari del PD eletti nella Circoscrizione Estero, è quella dell’articolo 9 del Decreto Legge 28 marzo 2014, nr. 47 entrata in vigore dal 1 gennaio 2015 che aveva previsto l’esenzione dell’IMU ed il pagamento ridotto ad un terzo (1/3) del dovuto per la TASI e la TARI. Beneficiari gli iscritti all’AIRE titolari di una pensione locale del Paese estero di residenza. Lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha poi chiarito che i benefici si applicano sull’abitazione (quindi non affittata) posseduta in qualsiasi comune – anche diverso da quello di iscrizione AIRE – e che, in presenza di più di una abitazione, sta al suo proprietario decidere su quale immobile chiedere i benefici fiscali.
Per il corrente anno, la Legge di Stabilità 2016 – alla lettera b) del comma 14 dell’articolo 1 - ha poi stabilito l’esenzione totale anche della TASI per cui, ricapitolando, per il 2016 niente pagamento sia dell’IMU che della TASI e solo un terzo del dovuto per quanto riguarda la TARI.
Se poi - nonostante che si chiedano (per raccomandata) al Sindaco e/o all’Ufficio Tributi del proprio Comune di applicare le norme sopra indicate (in grassetto) – l’Amministrazione comunale pretenda ugualmente il pagamento di tali tasse, gli interessati si devono assolutamente rifiutare di pagarle facendo ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.
Dino Nardi