GARAVINI (PD): NELLA RIFORMA DI LINGUA E CULTURA SI TENGA CONTO DELLA PLURALITÀ DELL'OFFERTA ESISTENTE
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“La lingua italiana all'estero, oggi, viene promossa da una molteplicità di soggetti, ma è spesso in grosse difficoltà a causa dei tagli che sono stati apportati nel corso degli ultimi anni dai Governi precedenti. C'è bisogno di un rilancio dell'insegnamento della nostra lingua nel mondo, che si traduca anche in maggiori investimenti e in un ampliamento dell'offerta. È molto positivo che il Governo riconosca la grande potenzialità insita nell'insegnamento dell'italiano all'estero e si appresti a redigere un progetto di riforma”. È quanto affermato da Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidenza del PD alla Camera, nel suo intervento all'audizione del Sottosegretario Amendola al Comitato italiani nel mondo della Camera.
La riforma, secondo Garavini, “non può trascurare il ruolo svolto in questo settore dagli enti gestori dei corsi di lingua, né l'insegnamento da parte di docenti italiani in scuole straniere. Oggi, infatti, l'italiano all'estero viene insegnato con modalità molto diverse da Paese a Paese e i tre quarti dei corsi per ragazzi vengono organizzati da enti gestori. Ecco perché è necessario che la riforma dell'insegnamento della lingua e cultura italiana all'estero che il Governo si appresta ad affrontare, tenga conto anche di questa realtà”.
Per la parlamentare eletta in Europa è “molto positivo che il Governo intenda integrare con fondi ulteriori il capitolo di spesa relativo agli enti gestori entro l'estate, dal momento che i corsi di lingua all’estero stanno riscontrando delle sensibili difficoltà già in queste ultime settimane”.