ENTI GESTORI SVIZZERA: ULTIMO APPELLO AL GOVERNO
- Dettagli
Gli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera si sono riuniti il 16 aprile scorso alla Casa d’Italia a Berna per analizzare la “difficile situazione” dei corsi di lingua e cultura a seguito dei “pesanti tagli” ai contributi ministeriali 2016 che in Svizzera ammontano mediamente al 13%, con punte del 20%. I tagli, si legge nella nota del Coordinamento, “giungono solo pochi mesi dopo che gli enti hanno rilevato quasi 250 corsi rimasti scoperti a seguito della soppressione di 29 cattedre ministeriali. Le conseguenze sul sistema corsi in Svizzera sono drammatiche: a partire dall’estate 2016 rischiano di essere soppressi oltre 300 corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera con oltre 3000 alunni che perderanno la possibilità di continuare i loro studi di italiano”.
“Le ripercussioni sul sistema dei corsi – si denuncia nella nota – sono tuttavia immediate: già dal mese di marzo alcuni enti non sono in grado di retribuire regolarmente i loro docenti. Senza misure adeguate alcuni enti non saranno in grado di garantire il finanziamento dei corsi oltre il mese di luglio. A partire da fine aprile gli enti dovranno procedere a disdire i rapporti di lavoro con molti docenti o a comunicare forti riduzioni di impiego e di retribuzione. Per l’utenza le conseguenze saranno una riduzione dell’orario settimanale, l’accorpamento di classi e l’aumento della quota di partecipazione delle famiglie. Nella sostanza nuovi tagli a scapito delle qualità dell’intervento già pesantemente messo a dura prova dai tagli degli ultimi anni”.
Il Coordinamento degli enti gestori in Svizzera, quindi, ha lanciato da Berna un “ultimo urgente appello al Governo, alle forze politiche, agli eletti all’estero e a tutti i rappresentanti della collettività” affinchè si adoperino a “ripristinare urgentemente la dotazione del Capitolo 3153; concedere contributi integrativi adeguati al numero reale di corsi offerti e senza ulteriori vincoli di utilizzo; erogare al più presto i contributi 2016 già concessi per far fronte ai problemi di liquidità di alcuni enti” e, infine, “ad avviare un serio progetto di riforma del settore che valorizzi anche le esperienze e le competenze maturate in questi anni dagli enti gestori”.
Secondo gli enti gestori “è il momento di dimostrare con i fatti, e non solo a parole, che la promozione culturale e la diffusione linguistica rappresentano degli obiettivi prioritari per il Paese”.
Nel corso della seduta di coordinamento Roger Nesti è stato riconfermato all’unanimità nella funzione di coordinatore.