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1° congresso dei cittadini immigrati in Svizzera

Il partito democratico in Svizzera ha partecipato con una nutrita delegazione al 1° congresso sulle migrazioni in Svizzera promosso a Berna il 7 febbraio 2015 dal sindacato Unia, dall’organizzazione dei Secondas e dalla Federazione delle Colonie libere italiane. L’invito, alla partecipazione attiva ricevuto dagli organizzatori, ha permesso al Partito democratico di interloquire sia  durante i lavori assembleari, sia nei tavoli preparatori al dibattito in assemblea portando dei contributi alle risoluzioni ed alla bozza del manifesto approvato dai partecipanti.


La partecipazione del più grande partito italiano in Svizzera alle assisi congressuali vuole testimoniare una vicinanza alle grandi associazioni e movimenti impegnati nella lotta contro il razzismo, la xenofobia per la salvaguardia e la tutela dei cittadini migranti. Le normative federali relative a questi temi, purtroppo, hanno visto sgretolare l’evoluzione costruita in lunghi anni di duro lavoro dalle precedenti generazioni. Esse hanno subito una battuta d’arresto dopo l’esito dell’iniziativa popolare del 9 febbraio 2014, che ha rimesso in discussione non solo la libera circolazione dei cittadini, ma anche la quintessenza dei diritti fondamentali dei cittadini stranieri presenti sul territorio elvetico.

Gli organizzatori hanno voluto imprimere una svolta decisiva ed incontrovertibile alla tendenza deteriore che sta delineandosi nell’opinione pubblica svizzera in materia di ospitalità e di diritti dei cittadini immigrati. Il rischio che le proposte populiste riescano ad attecchire in prospettiva delle elezioni legislative calendarizzate per ottobre di quest’anno sono più che un allarme premonitore, anche perché in seguito all’apprezzamento del franco svizzero nei confronti dell’Euro incomincia a manifestarsi nel paese una crisi recessiva, che potrebbe far riemergere rigurgiti repulsivi come quelli degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso.  Al termine dei lavori i partecipanti hanno approvato il documento seguente:

I partecipanti hanno approvato una serie di risoluzioni per difendere i diritti fondamentali delle migranti e dei migranti. Hanno rivendicato la prosecuzione della libera circolazione delle persone con l’UE, rifiutando con determinazione l’introduzione di contingenti di migranti discriminatori e di un nuovo statuto dello stagionale: tutti i migranti e le migranti che vivono in Svizzera devono avere le stesse possibilità sul mercato del lavoro e godere del diritto al ricongiungimento familiare.

Solidarietà con i sans-papiers e i profughi
I Congresso ha rivendicato inoltre la regolarizzazione di tutti i sans-papiers che vivono in Svizzera, l’aumento dei permessi per la manodopera proveniente da Stati terzi e il divieto di espellere le persone che sono nate in Svizzera e qui hanno il loro centro degli interessi vitali. Hanno inoltre espresso il loro appoggio alla richiesta di accogliere nel breve periodo 100'000 profughi siriani.

Manifesto per la futura cooperazione
I partecipanti hanno discusso un manifesto che fungerà da base per il futuro lavoro comune. Un gruppo di coordinamento è stato incaricato di formulare una proposta per organizzare le strutture future e le azioni da promuovere.

Partito democratico in Svizzera: Michele Schiavone, Segretario di Federazione

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