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La Newsletter n.35 di Laura Garavini

Care democratiche e cari democratici in Europa,
l'Italia va. O più precisamente: l'Italia va meglio. Oggi l'Istat ha comunicato che la crescita dell'Italia nei primi tre mesi dell'anno è dell'1 % in più rispetto all'anno scorso. Rimane ancora tanto da fare. Ma siamo sulla strada giusta. La crescita è la base per creare più benessere, più giustizia sociale. Proprio in questo senso fa piacere che anche il numero dei nuovi posti di lavoro stia crescendo. A volte è molto faticoso, ma passo dopo passo stiamo riuscendo a rimettere in moto questo Paese.


L'Italia sta diventando più giusta - anche nei diritti
Grazie dei tanti messaggi di soddisfazione e gratitudine che mi avete inviato a seguito del nostro voto dell'altroieri sulle Unioni Civili e sulle coppie di fatto. È il modo migliore per toccare con mano come le buone leggi non siano qualcosa di sterile e burocratico, ma come vadano a toccare la vita vera delle persone. In Italia ci sono state tante polemiche su questa legge. Ma i messaggi che mi sono arrivati in queste ore sono stati tutti positivi. Mi dimostra che noi italiani all'estero viviamo spesso in realtà diverse. In effetti, conosco tanti/e che sono andati/e all'estero non solo per un futuro migliore lavorativo e professionale, ma anche per trovare una realtà più moderna. Adesso, nonostante tutte le difficoltà stiamo facendo dall'Italia un Paese più moderno, più europeo. Come avevamo promesso. Anche questo lo facciamo passo dopo passo. Ma con tenacia. Come con la legge sulle Unioni Civili e sulle coppie di fatto. Anche questo era un argomento su cui si discuteva da diverse legislature, senza mai concludere niente. Adesso ci siamo riusciti. Adesso tutti sono liberi di unirsi alla persona che amano. Ed è giusto così.

A Londra, all'Assemblea dei circoli PD
In ottobre ci aspetta un importante appuntamento politico: il referendum confermativo sulla riforma costituzionale. Ne stiamo discutendo all'interno del PD, anche in Europa. Ad esempio in occasione della nostra ultima assemblea dei circoli europei, riuniti recentemente a Londra. Tanti giovani, tante idee, tante proposte. Una grande risorsa per il Partito, che ne apprezza l’impegno e la vivacità. Il loro contributo sarà determinante anche in vista del referendum in programma per l'autunno. É molto positivo che si stiano già attivando comitati per il SI in diverse città in giro per l'Europa. Primo fra tutti quello promosso dal Circolo PD di Bruxelles, con il quale abbiamo inaugurato l’attivitá con una bella iniziativa sui contenuti della stessa riforma. Per chi fosse interessato a lanciare un comitato per il SÌ e a proporre momenti di confronto, iniziative, videoconferenze o dibattiti, mi può contattare scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La memoria. Un compito comune
Onorare i lavoratori coatti italiani sotto il nazismo - era uno dei punti più importanti degli  incontri che abbiamo tenuto come Intergruppo parlamentare italo-tedesco durante il nostro viaggio in Germania all'inizio di questa settimana. Abbiamo visitato il centro di documentazione di Schoeneweide, nel luogo dove erano stati rinchiusi deportati e internati italiani, sia militari che civili, portati a forza in Germania dopo l'8 settembre. La trasmissione della memoria dei crimini del nazismo e del fascismo è uno dei temi a cui vogliamo contribuire come Intergruppo italo-tedesco. E' molto importante che anche le giovani generazioni se ne ricordino. Eventuali centri giovanili o scuole che siano interessate a partecipare a percorsi formativi presso il centro di Schoeneweide mi possono segnalare il proprio interesse, onde favorire eventuali periodi di studio a Berlino. Durante i nostri incontri in Germania, ospiti del Bundestag, abbiamo parlato con numerosi rappresentanti dei Ministeri e del Parlamento anche delle riforme strutturali realizzate nei due Paesi negli ultimi anni.

Buone reazioni dall'Europa sul Migration Compact
Uno dei problemi più urgenti in Europa è la sfida immigrazione. Ci sono in gioco decine di migliaia di vite umane e da anni, in Europa, continua a mancare la solidarietà fra Stati membri, necessaria per affrontare e risolvere il problema. All'inizio del mese ho accompagnato il Sottosegretario con delega all'immigrazione, Domenico Manzione, in occasione della sua presentazione del Migration Compact alle autorità tedesche. Il Governo italiano ha lanciato questa proposta mirante a risolvere la questione migratoria, attraverso consistenti investimenti allo sviluppo nei Paesi di provenienza dei migranti. In cambio è prevista fra l'altro la disponibilità a riaccogliere migranti che non abbiano diritto di asilo in Europa. Una proposta che ha raccolto ampio apprezzamento in Europa. Adesso si tratta di perfezionare i dettagli, comprese le modalità di finanziamento di questo ambizioso progetto, cercando di metterlo in atto quanto prima. I cittadini europei sono stanchi di aspettare.

I progressisti europei non inseguano i populisti
Tra l’originale e la copia, l’elettore sceglie l’originale. Per questo non solo è politicamente disastroso, ma si dimostra anche poco lungimirante per i progressisti europei rincorrere i populisti sul loro terreno. Lo si è visto questo mese in Austria, con il pessimo risultato elettorale della SPÖ, dopo che in campagna elettorale il Presidente socialdemocratico Faymann si era spinto a prevedere il ripristino delle frontiere al Brennero e la possibile messa in discussione di Schengen. In questi ultimi mesi in Europa non sono mancati segnali inquietanti da parte di governi a guida socialista: penso al provvedimento varato in Danimarca, che confisca i beni ai profughi arrivati nel Paese. O alla Slovacchia, con il rifiuto ad accogliere migranti musulmani. A maggior ragione nelle situazioni più difficili è importante tenere alti i propri valori, senza scambiarli con la ricerca di un facile consenso elettorale. Ne abbiamo parlato con un gruppo di colleghi del Parlamento della Baviera, in visita alla Camera dei Deputati.

Nuove migrazioni: tanto entusiasmo a Basilea e ad Amburgo
L’entusiasmo e la voglia di fare degli italiani in Europa mettono davvero di buon umore. Ne ho avuto recente conferma ad Amburgo, dove ho assistito al passaggio del testimone fra l’Associazione Basilicata, attiva in città da oltre trent’anni, ad una nuova realtà fondata da giovani immigrati italiani: ID. Un nuovo “punto di incontro” per gli italiani di Amburgo, il cui timone è in mano oggi a trentenni, pieni di voglia di fare. Una rete con cui stare insieme, ma anche capace di individuare soluzioni per migliorare la vita di tutti i giorni, anche in sinergia con le autorità locali e quelle italiane. La stessa atmosfera positiva l’ho riscontrata a Basilea, con un gruppo di giovani professionisti molto in gamba, interessati a tenersi informati sulla realtà italiana. Insomma: quando le nuove migrazioni, come in questi casi, trovano il modo di mettere insieme le energie e di seguire con modernità le orme del nostro associazionismo all’estero, i successi sono contagiosi e fanno molto bene alle nostre comunità.

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