Con molto interesse ed apprezzamento ho letto la nota del Presidente della Commissione Sociale del CGIE, Signora Anna Maria Ginanneschi, in relazione al sentito problema dei nostri anziani all'estero (il famigerato certificato di esistenza in vita) che annualmente mette in crisi i nostri pensionati.

Ha fatto bene il Presidente Ginanneschi ad attirare la nostra attenzione sul problema, ed io quale membro eletto nel Comites della circoscrizione consolare di Zurigo, riprendo e rilancio.

« Riprendo », affinché il problema non sia risolto solo in modo temporaneo e poi fino al prossimo anno, chi si e visto, si è visto.
« Rilancio » l'iniziativa, che l'on. Farina ha già messo in essere, affinché a breve termine vengano individuate ed applicate delle forme di certificazione di esistenza in vita meno vessatorie per tutti i pensionati all'estero.

Questo tema non deve  interessare solo al Presidente Ginanneschi oppure a un'eletto nel Comites come me, o al solo On. Farina, ma anche a tutti gli altri 17 parlamentari eletti all'estero a tutto il CGIE e a tutti gli eletti nei Comites affinché si remi assieme nella giusta direzione per trovare una soluzione e agevolare e non complicare la vita alle persone anziane.

Cosa bisogna fare ?
Dare un mandato ai corrispondenti consolari ? Dare un mandato ai Patronati ?
Facciamo fronte unico per spronare il Governo e risolvere in modo definitivo questa spinosa questione.

Ticchio Giuseppe eletto nel Comites della circoscrizione consolare di Zurigo.