FARINA (PD) IN SVIZZERA ALLE CELEBRAZIONI DEL 2 GIUGNO
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"Buon 2 giugno a tutti!". Si apre così la newsletter dell’on. Gianni Farina, deputato Pd eletto in Europa, dedicata questa settimana alle celebrazione della Festa della Repubblica, ma no solo. "Una settimana di celebrazioni importanti", scrive Farina. "La più nota di tutte è senz’altro l’apertura del tunnel del San Gottardo che velocizza il tempo di percorrenza in treno tra il nord delle Alpi e il Sud, tra Svizzera e Germania con l’Italia. Con i 57 chilometri è il tunnel ferroviario più lungo del mondo. Una straordinaria opera che avvicina i Paesi del Nord Europa con il nostro Paese.
La retorica della costruzione dei muri portata avanti dalle destre xenofobe e nazionaliste impatta con la realtà quotidiana che va, per fortuna, in un’altra direzione. La Svizzera ci ha dato una lezione di civiltà proprio in questi giorni con una festa internazionale che ci fa sentire più uniti nel cuore dell’Europa. "È un importante contributo che diamo all’Europa" ha affermato il ministro elvetico Doris Leuthard. Come non essere d’accordo?
Tante volte ho percorso in treno il tunnel del San Gottardo. Migliaia di volte. Un imbuto che rallenta la corsa dei nuovi treni ad alta velocità esclusi da questo tratto. E continuerò e percorrerlo ancora centinaia di volte prima del 2020, quando in sole tre ore da Zurigo si potrà raggiungere Milano e viceversa. Non solo velocità, però. È, soprattutto, un’opera ambientalista perché sposterà il 30/40 per cento delle merci dalla strada alla ferrovia.
Sono un amante del treno. Lo preferisco ad altri mezzi. Mi permette di osservare i luoghi, di cogliere le particolarità dei territori, di riflettere e scrivere. E in treno mi sono recato a Ginevra nei giorni scorsi.
Mi attendevano, al parco cittadino di Onex, gli amici della SAIG per inaugurare un altro monumento nella quinta cittadina del cantone ginevrino (dopo Ginevra, Vernier, Carouge e Chenebourg) in onore dei nostri connazionali arrivati là a lavorare e vivere.
Presenti, come sempre, le autorità italiane, civili e religiose, rappresentate dal Console Generale d’Italia, Andrea Bertozzi e dal vice Nunzio Apostolico presso le Nazioni Unite, Monsignor Massimo De Gregori. Il Consiglio municipale in pectore della città di Onex, accompagnato dalla sua massima autorità, il sindaco Carole Anne Kast, nonché eminenti autorità cittadine della vicina Ginevra, hanno reso il dovuto omaggio ai nostri connazionali accorsi numerosi all’evento.
Non si tratta di un lavoro ingegneristico, ma di un’opera artistica che, come il tunnel del San Gottardo, unisce popoli e culture. È una scultura denominata "Bacio alla terra". Una giovane donna china a baciare la terra al suo arrivo nei luoghi ove avrebbe vissuto, attorniata dai suoi cari e dai futuri nascituri, per il resto della sua lunga vita. Ho pensato all’autore dell’opera, al maestro Dante Ghielmini, da poco scomparso, all’idea che ha scolpito nel marmo, riandando a tante vicende storiche e umane del suo passato.
Grazie, maestro, per aver rappresentato ciò che è, nel pensiero laico l’eternità della vita; grazie per il dono alla comunità dell’orgoglio italiano. Che ha trovato la possibilità di realizzarsi in terra ginevrina.
Carmelo Vaccaro, il presidente della SAIG, ha reso onore ai presenti e ringraziato i rappresentanti delle associazioni che hanno reso possibile, anche con la loro generosità, l’evento che, come lui ha affermato, "tende la mano alle nuove generazioni d’italiani affinché ricordino il ruolo e il lavoro dei loro predecessori che hanno scritto la storia, spesso, al prezzo del sangue versato nella Confederazione Elvetica, in tante parti dell’Europa e del nostro pianeta".
E dopo Ginevra, di nuovo in treno. Mi attendono altri luoghi per celebrare la Repubblica italiana: il 2 giugno. 70 anni fa gli italiani indicarono al Paese la via della modernizzazione politica. 28 milioni di uomini e, per la prima volta, donne, votarono per scegliere tra Monarchia e Repubblica. Contemporaneamente votarono anche per l’Assemblea Costituente, incaricata di scrivere la nuova Architettura dello Stato: la Costituzione.
Il 2 giugno è e rimarrà la festa di tutti: Festa della Repubblica e della democrazia italiana. Prima sarò a Berna, all’Ambasciata d’Italia, poi tappa venerdì al Consolato di Basilea e domenica alla Casa d’Italia di Lucerna con i membri del Comites di Zurigo Nicola Colatrella e Ippazio Calabrese per gli interventi commemorativi, nei quali le discussioni e le divisioni sul referendum costituzionale d’autunno resteranno fuori dalle celebrazioni.
E, per concludere un’intera settimana trascorsa ad incontrare connazionali e parlare di politica, domenica pomeriggio alla Casa d’Italia di Zurigo mi attendono gli scolari elementari e medi dei Corsi di lingua e cultura italiana. Ecco, come lavoro, arte e lingua concorrono a tenere uniti i popoli, implementare la convivenza e a fare crescere la nostra civiltà".