NAPOLI-GINEVRA: ACCORDO TRA CERN E UNIVERSITÀ FEDERICO II
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L’Università Federico II di Napoli ha sottoscritto un accordo con l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) di Ginevra che offrirà tante nuove opportunità agli studenti e ai ricercatori. L’accordo sancisce una collaborazione scientifica per il Settore Acceleratori del CERN, che avrà la possibilità di avvalersi di studenti di laurea magistrale e di dottorato, post-doc, personale a contratto, ricercatori e professor con contratti di ricerca finalizzati alla soluzione di problemi di elevato profilo tecnico-scientifico.
Per sancire l’accordo stipulato, il Rettore della Federico II Gaetano Manfredi si è recato al CERN con una delegazione ufficiale dell’Università composta da Pasquale Arpaia, responsabile scientifico dell'Accordo, e capo del laboratorio Instrumentation and Measurements for Particle Accelerators della Federico II, Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica ed delle Scienze di Base, e Leonardo Merola, Direttore del Dipartimento di Fisica, entrambi nel Comitato Scientifico dell'Accordo
La delegazione dell’Ateneo napoletano è stata ricevuta dai massimi esponenti del CERN: erano presenti Fabiola Gianotti, direttrice Generale, Eckhard Elsen, Direttore della Ricerca, e i Direttori dei Dipartimenti tra i più importanti del Centro di Ginevra, Roberto Losito, capo del Department of Engineering, Gian Francesco Giudice, capo del Department of Theoretical Physics, Miguel Jimenez, capo del Technology Department, e Lucio Rossi, capo del progetto "alta luminosità" della più grande macchina che abbia mai costruito l'uomo, il Large Hadron Collider.
“Gaetano Manfredi è il primo rettore della Federico II che visita il CERN, segno del profondo cambiamento dell'Ateneo”, ha ricordato Arpaia. “Sono ora alla firma del CERN due progetti pilota, il primo riguarda il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, il secondo riguarda il Centro di Servizi di Metrologia Avanzata nel nuovo polo di San Giovanni. Ma il CERN - continua il responsabile scientifico dell'Accordo – è molto interessato anche all'impiego rivoluzionario di metamateriali elettromagnetici per le cavità acceleratrici, che riguardano il Gruppo di Fisica Tecnica, e al trattamento di ultra-depurazione delle acque del Gruppo di Impianti Chimici”.
Durante la visita, il Rettore Manfredi ha incontrato una sessantina di studenti e ricercatori federiciani ed ex federiciani impegnati al CERN, ricordando le radici storiche e le prospettive future dell'impegno dell'Ateneo al CERN e impegnandosi ad individuare fonti di finanziamento a supporto della ricerca di punta. L’accordo, ha affermato il Manfredi, è “un altro esempio concreto della politica di internazionalizzazione che stiamo sviluppando per una continua crescita della competitività dell'Ateneo”.
Tra tesisti e dottorandi, si prevede un consistente flusso di studenti, una trentina almeno per il primo anno; altrettanti si stimano tra docenti e ricercatori distaccati o comunque coinvolti nelle ricerche.
Per tutti gli attori universitari, dagli studenti ai professori, l'attivazione dei contratti legati alla stipula dell'Accordo quadro comporta la definizione di attività di ricerca scientifica o di sviluppo precompetitivo formalizzate dal contratto e supportate dal CERN con la possibilità di effettuare training on job o attività di ricerca semestrale ed attività di ricerca applicata o tecnica post nei laboratori di Ginevra supportati dal CERN nell'ambito di filoni di ricerca e con le modalità previste dall’accordo”.