Partito democratico in Svizzera: rifugiati bloccati alle stazioni di Como e Milano
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Carissimo Presidente, carissimo Christian,
le notizie che in queste ultime ore stanno arrivando di tantissimi rifugiati bloccati alle stazioni di Como e Milano, a seguito dei respingimenti effettuati dalla polizia di frontiera svizzera ci preoccupano e ci affliggono. Molti di questi sono minori non accompagnati, tante donne sole, esseri umani che vogliono solamente attraversare il territorio elvetico per raggiungere i paesi del nord Europa e ricominciare a vivere.
Il Partito democratico in Svizzera non puo’ che prendere le distanze da queste politiche migratorie e chiedere al Partito Socialista Svizzero di intervenire presso gli organismi istituzionali affinché si cerchino soluzioni piu’ consone ad un paese democratico.
Siamo naturalmente consapevoli delle difficoltà a gestire il fenomeno migratorio che ogni giorno diventa sempre piu’ drammatico, ma respingere non solo non é la soluzione giusta, ma aggrava le condizioni già precarie di questi essere umani.
La Svizzera é un paese di accoglienza e noi italiani possiamo testimoniare il cammino culturale e politico fatto da questo paese per passare da politiche discriminatorie ad azioni di integrazione e accoglienza delle diversità.
Per questo crediamo che i respingimenti non rispondano alla sensibilità con cui la Svizzera ha affrontato il tema delle migrazioni in questi ultimi anni e rilanciamo la nostra disponibilità a collaborare con il PSS per individuare misure di politica migratoria che non rifiutino, ma accolgano chi scappa da situazioni di estrema tragicità.
Come é stato detto anche in occasione dell’ultimo seminario sulla migrazione organizzato di recente dal PSS e dal PSE a Berna, é urgente mettere in campo due azioni già sperimentate in Italia e che stanno avendo risultati positivi: le vie d’accesso legali, ed il relativo reinsediamento e soprattutto i corridoi umanitari, che permettono l’accoglienza e la presa in carico di rifugiati da parte di associazioni, grazie ad un accordo tra il Ministero degli esteri, la Comunità di Sant’Egidio e la federazione delle chiese evangeliche.
Siamo convinti che anche in Svizzera potremmo attivare queste strategie, vista anche la presenza di numerose associazioni che già operano in questo ambito e con la forza sinergica dei partiti politici svizzeri e di quelli stranieri organizzati e riconosciuti democraticamente in questo paese.
Il Partito democratico in Svizzera mette a disposizione la sua esperienza e collaborazione per aiutare a risolvere questa emergenza e siamo certi, che raccoglierai il nostro invito a lavorare insieme e che il PSS si farà portavoce di tutti coloro che credono in un mondo di accoglienza e non di rifiuto.
Caro Christian siamo sicuri che in questa grande sfida possiamo contare sulla Tua profonda sensibilità umana e politica e che ci troverai sempre disponibili alla soluzione di questioni che condizionano il progresso di questo Paese. Con grande stima e amicizia Ti invio un caro saluto anche a nome dei nostri compagni, dirigenti della segreteria nazionale e militanti del partito democratico in Svizzera.
Michele Schiavone