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IL CGIE RICORDA CIAMPI: GRAZIE DI TUTTO, PRESIDENTE!

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ricorda “con commozione” il Presidente emerito della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi, morto venerdì scorso a Roma all’età di 95 anni.  “Cittadino d'Europa nato in Italia, ha speso se stesso, la sua integrità, le proprie competenze, al servizio del nostro paese. La sua fama internazionale ha dato lustro all'Italia, e non possiamo che ricordare con affetto le parole preziose che ha lasciato ai giovani e meno giovani”, scrive il segretario generale Michele Schiavone, facendosi portavoce del cordoglio di tutto il Cgie.


“Il suo invito a svegliarsi presto per contemplare l'alba, lanciato nel discorso di fine anno del 2003, rimane nei nostri cuori”, ricorda Schiavone. “Nel suo settennato alla Presidenza della Repubblica ha continuamente avuto presente nel suo operato il ruolo e il protagonismo dei cittadini italiani fuori dai confini nazionali verso cui ha avuto un’alta considerazione. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ricorda con profonda commozione il suo messaggio inviato alla prima conferenza mondiale dei giovani italiani tenutasi a Roma nel 2008 in occasione della quale ebbe a dire: “… Avete due missioni: trasmettere entusiasmo e fiducia ai vostri coetanei che vivono in Italia, e contagiare i cittadini dei Paesi nei quali vivete con il sentimento di italianità”. Quant’anche la bellissima esortazione alle nostre istituzioni nazionali in occasione della festa del Tricolore di Reggio Emilia nel 2004”.

In quella occasione, riporta Schiavone, Ciampi disse: “Il tricolore è il simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d’animo, ma anche sofferente per secoli per la mancanza di una insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un destino comune. Esponiamo il tricolore nelle nostre case. Custodiamolo con cura. Regaliamolo ai nostri figli.

L'Italia vive nelle istituzioni che tengono insieme la comunità italiana nel mondo, forte di 120 milioni di persone, ma che non sarebbe comunità senza le tante associazioni nazionali e regionali, senza il lavoro di scuole italiane come quelle di Rosario in Argentina, di Buenos Aires, di Montevideo, di San Paolo nel Brasile, di Pola e Fiume, che ho avuto la fortuna di visitare.

A loro va il mio saluto. Molto possono fare i Comuni, le Province, le Regioni d'Italia per rafforzare questi legami che sono determinanti per il nostro futuro, per lo sviluppo della nostra economia, per la dignità della Nazione.

Proponiamoci di fare di più per la costruzione della Comunità degli italiani nel mondo, di impegnarci di più nella diffusione della lingua e della cultura italiana, di riannodare con pazienza i fili dell'affetto e della simpatia con le seconde e le terze generazioni”.

“Grazie di tutto, Presidente Ciampi”, conclude Schiavone.

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