Giuseppe Ticchio: la lettera di Renzi a noi Italiani nel mondo
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Caro Presidente Renzi, questa lettera che ci hai inviato a noi Italiani nel Mondo arriva molto ma molto in ritardo, mi chiedo, se avresti fatto lo stesso passo anche senza il Referendum sulla riforma costituzionale, sicuramente NO. Se pensi che, siccome siamo fuori dai confini, per tali motivi siamo facilmente in vendita, Lei ha preso un’abbaglio madornale. Se veramente ci tenevi agli Italiani nel mondo, ci avresti dovuto consultare quando la Legge era in Parlamento, o almeno ci avresti dovuto far consultare dai Parlamentari eletti nella circoscrizione Estero, per capire come la pensavamo. Personalmente sono un’elettore di Centro sinistra, ho votato per questo Governo e per i Parlamentari che ti sostengono, Lei cosa fa, ci invia questa lettera dopo l’appello del Presidente Berlusconi.
Per chi mastica un po` di politica, questa sua lettera ha il sapore di pesante disfatta elettorale in Italico territorio, non avendo altri Santi a cui aggrapparsi, si rivolge a noi Italiani nel mondo, magari per recuperare una riforma oramai persa. Come già precedentemente detto, Lei si rivolge agli Italiani all’Estero ha tempo oramai scaduto. Lei si sarebbe dovuto rivolgere a noi non con una lettere per fini elettorali, Lei si sarebbe dovuto rivolgere a noi con fatti concreti, pero` i fatti dicono altro. Per intenderci, nelle finanziarie che ha varato da quando è Presidente del Consiglio, come Italiani nel mondo, ci ha asfaltati, per dirlo con le sue parole, hai affossato i servizi della diplomazia Italiani all’estero, Ambasciate, Consolati, Comites, Cgie, i corsi di lingua e cultura Italiana per i nostri figli e la Cultura in generale, hai affossato i Patronati con i continui tagli indiscriminati, chi sa cosa ci aspetta con questa finanziaria 2017 in corso di elaborazione, mettendo in crisi tutti, giovani ed anziani.
Non hai avuto pietà per chi si è costruita una piccola proprietà in Italia, accanendoti al massimo su l’Imu, Tasi e Tari, per i giovani, per le agevolazioni ai pensionati, come Governo avete gestito questo servizio troppo sotto gamba, visto che, chi di dovere, avrebbe dovuto istruire i Comuni nell’applicare le agevolazioni regolate per legge, invece i comuni hanno fatto quello che hanno voluto, mettendo in difficoltà questi poveri anziani. Altro forte disagio per giovani e pensionati è causato dal canone Rai da accreditare sulla bolletta della luce, senza fare distinzione, se un Cittadino è residente oppure non residente, cosi in questo calderone siamo entrati anche noi residenti all’estero, quando tutti noi già lo paghiamo nei paesi di nostra residenza.
Caro Presidente Renzi dopo averci complicato la vita a piu` non posso, ci vuole veramente una faccia tosta per chiederci di votare a favore di una riforma pasticciata senza capa e senza coda, che ci isolerà ancora di piu` dalla nostra cara amata terra, scippandoci i sei Senatori della circoscrizione estera. Caro Presidente Lei a ragione quando dici nella lettera, che nessuno meglio di noi, che viviamo all’estero, sa quando il nostro paese é rispettato fuori dai confini, questo è vero, ma questo rispetto c’è lo siamo conquistato da soli sul campo, non per merito dei Governi, compreso il suo. In questi due anni e mezzo, che Lei é Presidente del Consiglio, all’estero si sono fatti veramente un’idea di politica Italiana molto debole e inconcludente, l’onore e l’emozione che Lei menziona, come Italia Istituzionale non c’è neanche l’ombra.
Lei dice bene, quando dice, che l’Italia ha un’enorme bisogno di essere rispettata, purtroppo quello che manca e mancherà sempre, affinché a Governare ci sono persone egoiste ed arroganti, che come visione non vede le travi nei poteri forti, Banche e Finanze, ma vede le pagliuzze degli occhi del popolo. Certo che tutti dobbiamo continuare a migliorarci, ma lo possiamo fare solo se passa un convinto No. Caro presidente, le uniche cose certe di questa riforma sono: la cancellazione dei Senatori eletti all’estero, l’immunità dei Consiglieri Regionali e Sindaci, che saranno chiamati a fare i Senatori nominati dai Consigli Regionali, la limitazione della sovranità del popolo Italiano dentro e fuori i confini, la disparità tra Regioni a Statuto speciale da quella a Statuto ordinario, alla limitatissima semplificazione, che vi sciacquate tanto la bocca, vedi l’art. 70, come Articolo emblematico, gli altri non sono da meno.
Insomma questa revisione della Costituzione porta dritto dritto nelle braccia della finanza mondiale, saremo colonizzati. Infine questa riforma non riduce nessun costo, diciamo che lo limita, al pari di una pagliuzza, appunto, ma non vede le travi del disastro. La limitazione del costo della politica, sarebbe potuto avvenire anche senza la riforma, bastava averlo voluto. Da elettore di centro-sinistra inoltro voto NO, perché non ho intenzione di scivolare nel populismo piu` sfrenato, regalando il futuro del nostro paese e dei nostri figli a gruppi che non hanno la cognizione dello Stato. Come ha affermato il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Flick, nel dubbio voto NO. Spero che, la maggioranza degli Italiani all’estero da questo sunto di motiva-zioni, nell’urna esprimano un convinto NO.
Caro Presidente per concludere questo mio pensiero, da elettore di centrosinistra lo concludo affermando quando segue: il mio voto non è contro la Sua persona, è contro il metodo come sei arrivato a questa riforma, ma anche nel merito, prendendo a pretesto la riforma, ma i veri tuoi obbiettivi sono altri, in parte già esposti in questa lettera. Mi chiedo se, non avresti potuto trovare un altro modo per complicarci la vita, prima di tutto per aver spaccato l’Italia in due, quando una riforma di questa portata deve unire. Se veramente vuoi bene alla nostra amata Patria, prima di portare a termine questo disastro, fai un passo indietro, che sei ancora in tempo, prima che ci arrivano i plichi, per non andare incontro ad una sonora batosta all’Americana, per intenderci, intanto risparmiamo oltre 400 milioni di Euro, da devolvere alle emergenze del momento, pero` in cambio avresti molte piu` soddisfazioni nel prossimo futuro, cioè il tuo ritorno alla grande alla guida dell’Italia, nelle eventuali votazioni di primavera. Fermo restante che la riforma bisogna farla, pero` con la collaborazione di tutti gli Italiani, dentro e fuori i confini, come, votando un’ Assemblea Costituente di cento Costituzionalisti che se ne intendono di Costituzione, in rappresentanza di tutti i gruppi politici presenti oggi in Parlamento, naturalmente senza oneri aggiuntivi. Altrimenti il tuo declino è segnato per sempre.
A buoni Intenditori poche parole. Aggiungo pure, che questa tua lettera si rivelerà un passo falso ai fini del risultato finale, non solo, ma il post voto confermerà che non ci saranno ne vinti, ne vincitori, ha perdere sarà solo e unicamente tutta l’Italia e gli Italiani dentro e fuori i confini.
Ticchio Giuseppe – Cittadinanza Solidale -