VOLUNTARY DISCLOSURE: IL PUNTO DI VISTA SVIZZERO E ITALIANO
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La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera organizza per il 5 marzo, al Palazzo dei Congressi di Lugano dalle 9.30 all 16.30, un Convegno aperto al pubblico sulla Voluntary Disclosure italiana in entrambi i Paesi, dopo la firma del Protocollo che modifica la Convenzione fra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni.
Il punto di vista svizzero sarà illustrato da John Noseda, Procuratore Generale Ministero Pubblico Canton Ticino e dall’avvocato Edy Salmina di Lugano, che articoleranno il loro intervento tra il reato di riciclaggio ed evasione fiscale commessa al di fuori della confederazione elvetica, descrivendo com’è cambiata e cambierà la cooperazione giudiziaria tra l’Italia e la Svizzera, quali prescrizioni si rendono necessarie per gli intermediari svizzeri che si troveranno a gestire i caso di accesso alla procedura di voluntary disclosure italiana.
La prospettiva italiana, in vista dell’imminente circolare dell’Agenzia delle Entrate sulla procedura di collaborazione volontaria, sarà analizzata fra l’altro da Eduardo Ursili, direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate; Emiliana Bandettini, direttore centrale aggiunto accertamento Agenzia delle Entrate; Antonio Martino, responsabile UCIFI Agenzia delle Entrate. Dal canto suo Paolo Ielo , Sostituto Procuratore della Procura di Roma, parlerà del nuovo reato di autoriciclaggio nel contesto della voluntary disclosure.
La procedura italiana di voluntary disclosure sarà poi analizzata da professionisti italiani e svizzeri in prima linea su questa materia, come gli avvocati Sebastiano Stufano, Gianluca Gigantino, Vincenzo José Cavallaro e gli esperti Paolo Colombo e Paolo Morel, che parleranno delle prime esperienze operative sull’applicazione della legge italiana 186 del 2014.