Referendum, vince il No. Renzi si dimette: "Ho perso io, la poltrona che salta è la mia"
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Visibilmente emozionato durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi intorno a mezzanotte, il premier ha fatto quello che aveva annunciato all'inizio della campagna elettorale, in caso di vittoria del No: "Domani pomeriggio convocherò il cdm, ringrazierò i miei colelghi e salirò al Quirinale, dove consegnerò le dimissioni nelle mani del presidente Mattarella", ha detto, ringraziando quanti hanno lavorato perché le riforme andassero avanti. Ha aggiunto "Il popolo italiano ha parlato in modo inequivocabile chiaro e netto".
"Volevo tagliare le poltrone della politica e alla fine è saltata la mia", ha ribadito il premier. "Ci abbiamo provato a cambiare il Paese ma non ce l'abbiamo fatta", ha proseguito. "Sono fiero e orgoglioso dell'opportunità su iniziativa del governo che abbiamo dato ai cittadini di esprimersi sul merito della riforma". "Io invece ho perso, dopo ogni elezione di solito rimane tutto com'è", ha sottolineato.
"Nella politica italiana non perde mai nessuno, ma io sono diverso. Ho perso, lo dico con un nodo in gola, perché non sono un robot".
E sotto lo sguardo della moglie Agnese, in sala per accompagnarlo, come ha spesso fatto nei momenti più importanti del suo mandato: "Grazie ad Agnese, per aver sopportato la fatica di questi mille giorni e per come ha splendidamente rappresentato il nostro paese, grazie ai miei figli. Sono stati mille giorni bellissimi che sono volati".
Ha concluso: "Il Paese sa di poter contare su una guida autorevole e salda come quella del presidente Mattarella"