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BERNA, DANTE ALIGHIERI: LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE SUTERA

Il Comitato della Società Dante Alighieri di Berna, formato da 375 soci, diretto, da 15 anni, dal suo presidente Antonio Sutera, eletto secondo le norme statutarie e l’art. 60 del Codice Civile Svizzero, con le mani sporche non si tocca, altrimenti, prima o poi, qualcuno si prende una denuncia-querela sia a Berna che a Roma, come avvenuto nei confronti dell’ambasciatore Bottai, Masi e Anna Pompei-Rüdeberg, nel mese di luglio 2014.


Nella comunicazione, fatta eseguire dall’ambasciata d’Italia, ancora due falsità! La prima è quella della data, nella quale si scrive il 24 febbraio; nella seconda comunicazione si scrive: “Con messaggio giunto in Ambasciata il 26 gennaio 2015, il Presidente f.f. della Società Dante Alighieri, Gianni Letta, comunica che il Consiglio ratifica definitivo il provvedimento adottato nel corso della precedente adunanza e dichiara...” ecc.ecc. La seconda bufala! “Il Comitato di Berna ai sensi dell’art. 6 dello Statuto e delle norme regolamentari per l’esecuzione dello Statuto...”.

Se si va nel sito della Dante di Roma (in quella dove Masi prende, da volontario, lo stipendio misterioso ed ignoto) e cliccate sul sito Dante, sede centrale Roma e poi su Statuto (con S grande) e leggete l’art. 6, recita così: - Gli studenti, di ogni ordine e grado, nonché le scuole primarie e secondarie partecipano alle attività culturali ed alla vita della “Società Dante Alighieri” secondo le modalità ed alle condizioni previste nel regolamento attuativo -. Se poi si volesse riprendere l’art. 6 del vecchio statuto le cose si aggraverebbero ancora di più.

Nella seconda comunicazione del 27.02.2015, fatta eseguire sempre dall’ambasciata d’Italia, dietro dettatura Masi, ancora un altro sospetto, e cioè che nel Consiglio della sede centrale, a cui si fa riferimento, non si sia fatto cenno a Berna, e tanto meno alla chiusura del Comitato, poiché il tema all’o.d.g. era di designare una triade di nomi per l’elezione del futuro presidente. Del resto le stessa cosa si era verificata il I° dicembre 2012, quando, dietro esplicita richiesta del sottoscritto, il 18 dic. si riceve una lettera, a firma del Pres. Bruno Bottai e del segr. dott. A. Masi, nella quale si diceva:

“Il Consiglio Centrale del I dicembre2012, dopo aver preso atto della documentazione raccolta, ha deliberato, in base agli art. 6 dello Statuto e dell’art.86 (varia secondo il vento) delle norme regolamentari per l’esecuzione dello stesso, di sospendere il Comitato di Berna a seguito del rinnovo del contratto di locazione della prestigiosa sede in Willadingwe 23 e dei conseguenti comportamenti tenuti dal Presidente del Comitato, prof. Antonio Sutera, nei confronti della Direzione Generale dell’Amministrazione, l’Informatica e le Comunicazioni del Ministero degli Affari Esteri italiano” (Si vada a chiedere, a chi di competenza, che fine abbiano fatto i due firmatari della lettera inviatami, brevi manu, il due luglio 2012, con le due grosse falsità...!).

Subito dopo, ricevuta la lettera, telefono a R. M. (San Gallo), a A. B. (Torino) ed ad altri Consiglieri nazionali. La risposta avuta, in maniera unanime: “Si è parlato di tante cose, ma neanche una parola in merito a Berna!!”.

Tralascio ogni altra considerazione, per il momento. Ricordo, a chi ci legge, che lo Statuto-regolamento del Comitato della Dante di Berna, non ha niente a che fare con la sede di Roma, venne eretto secondo l’art. 60 del Codice Civile Svizzero nel 1911 e rinnovato nel 1984, nessun cenno alla sede centrale di Roma. Adesso, per ben due volte, la Segretaria della nostra Dante sta chiedendo il nominativo del Presidente della Dante di Roma, che ha firmato la delibera, e non si riceve nessuna risposta!!

(Presidente Antonio Sutera)

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