ENTI GESTORI SVIZZERA: IL GOVERNO MANTENGA L’IMPEGNO PRESO PER I CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA
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“Il coordinamento enti gestori segue con interesse il dibattito avviato sulle iniziative scolastiche italiane all’estero a seguito delle pubblicazione dello schema di decreto legislativo sulla scuola italiana all’estero. Il coordinamento enti gestori si riconosce pienamente nel parere espresso dal Comitato di Presidenza del CGIE, in maniera particolare per quanto concerne: il richiamo specifico agli enti gestori che da anni operano con competenza e professionalità nella gestione dei corsi di lingua e cultura italiana; la valorizzazione dei docenti assunti in loco, portatori anche essi di professionalità, esperienza e competenza, eliminando nel decreto l’infelice formulazione di cui all’art. 10.3.c: il recupero degli articoli 625, 626 e 638 del Testo unico che sono di richiamo alla 153”. È quanto si legge in una nota del Coordinatore degli Enti Gestori Iniziative Scolastiche in Svizzera, Roger Nesti, secondo cui “pur non abrogando la legge 153/1971, il decreto di fatto porta a un superamento de facto della legge”.
Il coordinamento, quindi, “ribadisce la necessità di una riforma legislativa organica dell’intero settore scolastico all’estero, perché la riorganizzazione complessiva del settore non può essere demandata a un decreto legislativo”.
“In aggiunta al parere espresso dal CGIE”, continua Nesti, “il coordinamento enti ravvede la necessità di definire contenuti e funzioni dei Piani Paese che non possono essere ridotti a semplici moduli di rilevamenti statistici, ma debbono essere degli strumenti di pianificazione strategica e operativa in ogni singolo paese”. dalla Svizzera, quindi, si auspica che “il decreto possa essere lo strumento per affrontare in maniera risolutiva l’annosa questione dei contributi delle famiglie”.
“In questa fase dell’anno – continua la nota – il coordinamento enti gestori è tuttavia soprattutto preoccupato dalle incertezze legate all’assegnazione dei contributi ministeriali per l’anno 2017. Contrariamente a tutti gli annunci di aumento di assegnazione del capitolo, il coordinamento prende atto che la dotazione del 3153 è ferma a 9,8 milioni di EURO. Ciò rappresenta un significativo taglio rispetto ai contributi erogati nel 2016”.
Alla luce di questa situazione, il coordinamento “invita il governo a decretare al più presto l’assegnazione di 6 milioni di EURO del Fondo Cultura al capitolo 3153, come promesso in sede parlamentare, e di procedere al più presto all’assegnazione dei contributi ordinari dell’esercizio 2017. Solo così – conclude Nesti – si potrà garantire la continuità di tutti i corsi e una pianificazione adeguata del nuovo anno scolastico”.