Giuseppe Ticchio: diversi problemi che riguardano l’intera comunità
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Come direbbe un mio amico, in questo mondo malato, ognuno di noi è soggetto a diventare cattivo…anche per le piccole cose. Faccio parte del Comites della circoscrizione consolare di Zurigo, e purtroppo molto spesso i connazionali mi interpellano in quanto confrontati giornalmente con diversi problemi che riguardano poi l’intera comunità. Il Comites, dopo che questi temi sono stati votati, li ha inviati alle Istituzioni preposte per trovare rapidamente una soluzione.
1) Aggiungere nella Legge Aire n.470/88 la possibilità, se si possiede un immobile, di cambiare la residenza da un comune Italiano all’altro attraverso il supporto logistico dei consolati. Attualmente questo non è possibile a meno che nel luogo in cui si vuole portare la nuova residenza non vi abiti un famigliare di primo grado.
2) I titolari di pensioni italiane, molto spesso nell’arco dello stesso anno vengono sollecitati più volte a presentare la dichiarazione del reddito, creando molta confusione, soprattutto nelle persone più anziane. Pertanto si chiede, di evitare doppie spedizioni, non solo per la confusione che si crea, ma anche per un inutile spreco finanziario.
3) Modificare la normativa sul canone Rai per tutti i domiciliati all’estero, visto che il canone lo paghiamo già dove abitiamo.
4) Aprire un conto corrente bancario o postale è sempre più difficile per noi residenti all’estero. Anche in questo caso è opportuno che il Governo riveda la normativa vigente, per non rendere la vita sempre più complicata. In effetti molte persone hanno bisogno di aprire un conto per pagare le tasse fisse oltre che per acquistare degli immobili oppure ristrutturarli. Se si continua così gli emigranti non avranno più interesse ad investire in Italia e siccome nel Bel Paese c’è bisogno di contanti subito e di investimenti sicuri, invitiamo chi di dovere a trovare una soluzione adeguata al caso, in tempi rapidi.
5) Facilitare i pensionati sulla certificazione di esistenza in vita, affinché anche i patronati, per la loro funzione riconosciuta dallo Stato Italiano, possono al pari dei Consolati vidimare i presenti certificati.
Dalla presente, si intuisce il nostro impegno, come Comites, nei confronti della Comunità, anche se, quando si ha a che fare con le Istituzioni Italiane, si sa quando si inizia, ma non quando si arriva al traguardo.
Infatti questa mia esternazione vuole evidenziare proprio questo aspetto, le cinque richieste sopra menzionate sono state inviate a: Parlamentari della Circoscrizione Europa, ai Membri del CGIE in Svizzera, all’Ambasciata d’Italia in Svizzera e per conoscenza al Console della Circoscrizione Consolare di Zurigo. Da oltre tre mesi dall’invio ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro.
Io spero che quando prima qualcuno si degna di rispondere a queste nostre richieste. Non bisogna fare a scarico barile. Se, si interpellano le Autorità Diplomatiche, ci dicono di rivolgerci al CGIE e ai Parlamentari. Il CGIE ci dice che “noi ci riuniamo una volta all’anno”, quindi non resta che parlare con i Parlamentari.
Siccome i Parlamentari sono spesso in campagna elettorale (Referendum, Primarie, Amministrative, votazioni politiche) avranno il tempo per occuparsi delle problematiche della Comunità?
Spero che tutti si assumano le proprie responsabilità altrimenti alla Comunità non resta che scendere per strada e mandarli tutti a casa.
Scusate lo sfogo, ma non ne potevo più.
Ticchio Giuseppe eletto nel Comites della circoscrizione consolare di Zurigo.